Fitto apre a modifiche budget Ue post 2028, ma la

Fitto apre a modifiche budget Ue post 2028, ma la

17 ottobre 2025 Che per Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega alla Politiche regionali, non fosse un periodo facile si era capito da un po’. Poi il nuovo rinvio del Parlamento su come organizzare il confronto nelle commissioni sul nuovo budget, un rinvio che fa parte dello scontro in corso tra gli eurodeputati su una proposta che in molti vorrebbero rispedire in blocco al mittente.

Le regioni contestano la proposta della Commissione La protesta delle regioni e delle amministrazioni locali europee, davanti alla sede del Parlamento a Bruxelles, mercoledì 15 ottobre, contro la proposta di bilancio a lungo termine della Ue che rischia di compromettere le politiche regionali dell’Unione Giovedì mattina, pressato dagli interventi molto critici dei parlamentari (compresi popolari e conservatori) e dei membri della commissione COTER (coesione territoriale e budget Ue) del Comitato delle regioni guidata dall’agguerrito Vasco Cordeiro, il vicepresidente Fitto ha difeso l’impianto della proposta della Commissione e la “gestione condivisa” dei piani “regionali-nazionali” previsti dal 2028 in avanti.

E ancora: «Credo sia molto importante leggere attentamente la normativa dei piani regionali nazionali: abbiamo articoli chiari che rispondono alle vostre preoccupazioni. Terrò conto dei vostri suggerimenti, anche quelli di oggi, e credo che questo sia necessario per continuare il nostro dialogo. Nel giro di qualche ora, infatti, il portavoce della Commissione ha pubblicato una dichiarazione di una decina di righe che, pur senza mai citare Fitto, sono sembrate a tutti un deciso rimbrotto al vicepresidente esecutivo: «La proposta per il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) per il periodo 2028-2034, presentata dalla Commissione il 16 luglio, propone un’architettura di bilancio notevolmente semplificata e snella, progettata per rispondere efficacemente alle nuove e mutevoli sfide dell’Unione.

In questa fase, la Commissione non si esprime su singoli elementi della proposta o sulle singole posizioni dei colegislatori. Ma il confronto con Parlamento e Consiglio era ancora lontano.

La settimana che si chiude oggi ha messo queste difficoltà sotto gli occhi di tutti. Infine, giovedì, l’incidente più duro da digerire: dopo le crescenti proteste sulla proposta di bilancio a lungo termine, in un’audizione congiunta al Comitato delle regioni, Fitto pronuncia parole di apertura e di disponibilità a modificare la proposta iniziale, ma viene corretto qualche ora dopo dal servizio del portavoce dell’esecutivo Ue che risponde direttamente a Ursula von der Leyen.

Ma poi ha aggiunto: «Sarà probabilmente necessario migliorare la parte relativa all’importo dei due diversi fondi, secondo pilastro, sviluppo rurale, e coesione? Se io ritengo sia importante migliorare alcuni aspetti? Perché – ha concluso Fitto – capisco che sarà possibile avere proteste, reazioni; ma ora penso che dobbiamo essere concreti e fornire soluzioni, in questo momento».

La Commissione è ora impegnata in scambi costruttivi con il Parlamento europeo e il Consiglio, ascoltando e discutendo i loro pareri. Restiamo concentrati sul raggiungimento di un risultato che garantisca un bilancio dell’UE moderno, equilibrato e orientato al futuro, al servizio degli interessi di tutti gli europei». Ora il confronto, accompagnato da crescenti proteste, è appena avviato ma è già in salita.

Prima la plateale protesta delle regioni davanti al all’Europarlamento contro la proposta della Commissione sul prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) per il periodo 2028-2034 che di fatto rischia di cancellare la politica regionale europea, mina la politica agricola e mette in competizione le due principali politiche europee. E’ un segnale inequivocabile non solo delle difficoltà di Fitto, ma anche delle tensioni che stanno crescendo intorno alla proposta di Multiannual Financial Framework.

Ma credo che sia molto importante avere un approccio comune». Questo è il nostro lavoro per le prossime settimane. Segnali di apertura che sono finiti nero su bianco anche nel press release del Parlamento («ha mostrato apertura al dialogo per migliorare le attuali proposte nel processo legislativo per garantire le prospettive future della politica di coesione») ma che devono aver fatto infuriare la presidente von der Leyen.

Queste discussioni consentiranno alle istituzioni di esaminare la proposta in dettaglio e concordare la migliore strada da seguire. C’è da dire che Fitto l’aveva detto il giorno stesso della presentazione del QFP, a luglio, che miglioramenti sarebbero stati possibili nel corso dell’iter di approvazione. Tra i contrari anche i lander tedeschi, così come una parte del Ppe.


Fonti originali:
– Fitto apre a modifiche del budget Ue post 2028, ma la presidenza lo corregge (https://www.ilsole24ore.com/art/fitto-apre-modifiche-budget-ue-post-2028-ma-presidenza-corregge-AHj7hTDD)